Cos’è il fototrappolaggio naturalistico?
La tecnica del fototrappolaggio naturalistico è un metodo video-fotografico usato per la documentazione del comportamento degli animali selvatici nel loro habitat, ed è ampiamente utilizzato in studi e ricerche scientifiche sulla fauna.
Il fototrappolaggio naturalistico è una metodologia avanzata di documentazione visiva e fotografica che trova ampio impiego nello studio della fauna selvatica. Questa tecnica, radicata nelle intersezioni tra fotografia, biologia ed ecologia delle specie animali, ha origine nei primi decenni del ventesimo secolo grazie al pionieristico lavoro del naturalista George Shiras III.
Con il suo contributo, il fototrappolaggio naturalistico ha aperto le porte a un nuovo modo di osservare e comprendere il mondo animale, consentendo studi approfonditi senza la necessità di disturbare gli animali nel loro ambiente naturale.
Attraverso l’utilizzo di fototrappole, è possibile documentare con precisione i comportamenti, le abitudini e le interazioni degli animali selvatici, fornendo informazioni preziose per la conservazione delle specie, la gestione delle risorse naturali e la comprensione degli ecosistemi. Inoltre, il fototrappolaggio riveste un ruolo fondamentale anche nell’educazione ambientale, permettendo al pubblico di avvicinarsi alla natura in modo diretto e coinvolgente.
La fototrappola è uno strumento ha rivoluzionato il modo in cui gli studiosi e gli appassionati di natura esplorano il mondo animale, aprendo nuove prospettive di ricerca e promuovendo una maggiore consapevolezza dell’importanza della biodiversità e della conservazione dell’ambiente.
Normativa per il fototrappolaggio naturalistico
L’attività di fototrappolaggio naturalistico: nei boschi, nei parchi e in altre aree naturali con l’obiettivo di portare a casa fotografie e/o riprese meravigliose, è disciplinata dal “Codice in materia di protezione dei dati personali”, integrato con le modifiche introdotte dal d. lgs. 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)”.
La legge italiana prevede delle restrizioni per l’uso dei sistemi di fototrappolaggio naturalistico sia dal punto di vista della privacy che del trattamento dei dati (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati GDPR); le fototrappole infatti vengono considerate a tutti gli effetti come sistemi di sorveglianza.
Il codice in materia di dati personali prevede il blocco dell’attività di ripresa e l’inutilizzabilità dei dati raccolti, oltre alle sanzioni amministrative e penali, nel caso in cui si utilizzano sistemi di video controllo con l’inosservanza della normativa.
Nel dettaglio: la sanzione prevista per l’omissione del cartello informativo va da 6.000€ a 36.000€ (Art.161). L’omessa o errata notificazione al Garante, laddove prevista, comporta una sanzione tra i 20.000€ ed i 120.000€ (Art. 163). La cessione illecita dei dati raccolti è punita con una sanzione da 10.000€ a 60.000€ (Art. 162). I danni (anche non patrimoniali) causati dall’inosservanza delle norme sono punibili con la reclusione da 6 a 24 mesi, e devono comunque essere risarciti (Art. 167). La dichiarazione di falsità al Garante, anche in fase di accertamenti, è invece punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni (Art. 168).
Anche nel caso di fototrappolaggio naturalistico per progetti scientifici il cartello informativo deve essere apposto anche se non necessariamente dove si trova la fototrappola (per i malintenzionati che potrebbero rubare la fotocamera), ma potrebbe essere un’idea posizionare il cartello lungo il sentiero o nelle vicinanze.
Sarebbe bene chiedere il permesso al proprietario (ente o privato) del bosco soprattutto se privato.
Da qui il consiglio nel caso di fototrappolaggio naturalistico in un bosco privato
mettere il cartello informativo includendo dati di riferimento del “regista” così da poter essere contattato per eventuali permessi e/o nulla osta.
Nel caso di fototrappolaggio naturalistico in un parco si deve sempre richiedere il permesso e il nulla osta a l’Ente che gestisce l’area protetta.
Come è meglio posizionare una fotocamera da caccia?
E’ fondamentale posizionare correttamente le fotocamere per il fototrappolaggio naturalistico!
Catturare le immagini nitide e dettagliate della fauna selvatica non è facile.
In generale, le fototrappole dovrebbero essere posizionate dove si vede più comunemente la fauna selvatica: sentieri, stazioni di alimentazione e abbeveratoi.
Monta la fototrappola all’albero utilizzando la cinghia inclusa o il supporto a vite, se disponibile.
Valuta attentamente la distanza di rilevamento del sensore, l’ampiezza del campo visivo dell’obiettivo e la massima portata dei LED infrarossi o del flash. Conduci diverse prove camminando accanto e di fronte alla fototrappola.
Assicurati di lasciare l’ambiente esattamente come lo hai trovato. Siamo ospiti in montagna e dobbiamo sempre rispettarla. Considera che gli animali selvatici percepiranno la tua presenza dall’odore, quindi minore è l’impatto ambientale e minore è il tempo impiegato per montare la fototrappola, maggiori saranno le possibilità di catturare immagini degli animali selvatici.
È anche importante posizionare la fotocamera alla giusta altezza in modo che punti verso il basso invece che verso l’alto.
Infine, è importante controllare regolarmente la fotocamera per assicurarsi che funzioni correttamente e che la batteria sia carica per scaricare le immagini e i video catturati, nel caso sia sprovvista della SIM.
Cos’è una fototrappola da “mobile o cellulare”?
Le fototrappole sono un ulteriore sviluppo delle tradizionali fotocamere. Alcuni di questi strumenti sono dotati di una scheda SIM e di una connessione dati cellulare. Ciò significa che puoi inviare foto e video acquisiti durante il fototrappolaggio naturalistico direttamente al telefono o computer del “regista” che ha piazzato la fotocamera, senza dover controllare fisicamente la fotocamera stessa.
Queste telecamere sono particolarmente utili se si desidera monitorare la fauna selvatica in aree difficili da raggiungere.
Quali sono i vantaggi delle fototrappole?
Le fototrapple offrono molti vantaggi per gli amanti della natura e per gli studi a scopo scientifico. Si può monitorare le popolazioni di specifici animali residenti in una determinata area, in quel caso si ottengono preziose informazioni per la conservazione della fauna selvatica e la gestione degli habitat naturali.
Vantaggi della modalità time lapse della fototrappola
La modalità Time Lapse ti permette di scattare foto a intervalli regolari indipendentemente dal movimento degli animali. I vantaggi sono:
Tuttavia, la modalità Time Lapse ha anche alcuni svantaggi, come:
Il fototrappolaggio naturalistico consiste nel riprendere qualsiasi tipo di animale che si muove davanti al sensore di movimento (PIR), tipo:
La fototrappola può anche essere usata per monitorare la presenza di animali domestici o esotici che si sono persi o sono fuggiti.
Categorie di fototrappole per qualità dell’immagine
Risolviamo qualche dubbio
La risoluzione è il numero di pixel che compongono l’immagine o il video. Più alta è la risoluzione, più nitida e dettagliata sarà l’immagine o il video, ma anche più grande sarà lo spazio occupato sulla scheda di memoria. La risoluzione ideale dipende dall’uso che se ne vuole fare. Leggi “Come scegliere la fototrappola perfetta per le tue esigenze“.
Il flash serve per illuminare le scene buie o notturne. Esistono diversi tipi di flash per le fototrappole: Flash bianco, Flash infrarosso e Flash nero. Qui troverai maggiori informazioni “Come scegliere la fototrappola perfetta per le tue esigenze“
Per evitare il furto della fototrappola si possono adottare alcune precauzioni:
– Scegliere un luogo nascosto o poco frequentato;
– Usare dei dispositivi antifurto come lucchetti, cavi o custodie blindate;
– Usare delle fototrappole con trasmissione dati a distanza;
– Registrare il numero seriale della fototrappola.
Per pulire la fototrappola bisogna usare un panno morbido e asciutto o un pennello con le setole morbide per rimuovere eventuali sporco o polvere dalla lente.
– Non violare la privacy altrui
– Non danneggiare l’ambiente o gli animali
– Non usare le fototrappole per scopi illeciti o illegali
– Ottenere le autorizzazioni necessarie se si vogliono installare le fototrappole in aree protette o private.
Ultimo aggiornamento 2024-11-21 at 07:26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API