cos'è una fototrappola

Cos’è una fototrappola?

Una fototrappola o fotocamera da caccia è un dispositivo specializzato progettato per catturare immagini e video di animali difficilmente osservabili.

Indice dei contenuti

In lingua inglese, queste telecamere sono comunemente chiamate “scout camera” o “stealth camera“, mentre in italiano sono conosciute come “fototrappole” o “fotocamere da caccia“.

Per comprendere appieno cos’è una fototrappola, immaginate una macchina fotografica mimetizzata in grado di catturare immagini e video di alta qualità.

Posizionata in luoghi discreti, in genere viene ancorata tra le piante o nei tronchi, questa apparecchiatura, grazie ai sensori di movimento e gli infrarossi è ottima per la fotografia naturalistica dato che restituisce immagini nitide anche durante la notte.

Quale é il suo utilizzo

Una fototrappola è un dispositivo di sorveglianza all’avanguardia, costituito da una stazione fotografica collegata a un sensore di movimento passivo, noto come sensore PIR, acronimo di “Passive Infrared“. Questo strumento è altresì identificato come fotocamera da caccia o video trappola.

Quando un individuo o un animale attraversa il campo visivo dell’obiettivo, la fotocamera cattura istantanee fotografiche o registra sequenze video. In pratica, si tratta di un’evoluzione automatizzata della macchina fotografica.

Alcune fototrappole sono dotate da una tecnologia di ultima generazione, con dimensioni compatte e una struttura robusta e mimetica, ideale per l’uso esterno. Queste fototrappole possono essere strategicamente nascoste tra la vegetazione o sui rami di un albero, e trovano applicazione in una vasta gamma di ambienti, quali boschi, campi, camping, ma anche case, giardini, fattorie, sentieri, mulattiere, depositi, magazzini, aree private, allevamenti ecc.

Le fototrappole sono impiegate per vari scopi:

  • Videosorveglianza: le fototrappole sono utilizzate per monitorare e mettere in sicurezza aree private, aree rurali e aree industriali con la possibilità di ricevere notifiche direttamente sul cellulare in caso di rilevamento di movimento;
  • Fototrappolaggio (o fotografia naturalistica): l’utilizzo delle fototrappole sono ideali sia nella ricerca scientifica che per gli appassionati di fotografia naturalistica, per osservare e documentare il comportamento della fauna selvatica nel loro habitat;
  • Caccia: impiegate come supporto nella pastorizia, per sorvegliare gli spostamenti e le abitudini degli animali selvatici che si aggirano nei dintorni;
  • Controllo dell’abbandono di rifiuti: le fototrappole, posizionate in zone a rischio o nelle vicinanze dei cassonetti della spazzatura, consentono di individuare e identificare coloro che abbandonano rifiuti in violazione delle normative vigenti;
  • Monitoraggio del territorio: determinate fotocamere da caccia professionali sono utilizzate dalle forze dell’ordine per la sicurezza, per prevenire atti vandalici e danni ai beni pubblici, garantendo una sorveglianza costante e efficace delle zone monitorate.

Cosa sono le fototrappole professionali?

Dotate di sensori di movimento o di calore, queste fototrappole si attivano al rilevamento di un soggetto nell’area sorvegliata, iniziando la registrazione in modo silenzioso. Le versioni avanzate sono equipaggiate con visori notturni a infrarossi, ideali per la sorveglianza notturna. Le fototrappole professionali offrono la flessibilità di essere impostate sia in modalità foto (time-lapse, scatto continuo ecc.) che video, garantendo un servizio sicuro e di alta qualità.

Generalmente le fototrappole professionali costituiscono la scelta ideale per coloro che cercano un’alta risoluzione delle immagini e una qualità eccellente del prodotto.

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Cos'è una fototrappola?

Come funzionano le fototrappole

Dopo aver visto cos’è una fototrappola, vediamo le principali funzioni.

La fototrappola sfrutta una sofisticata tecnologia nota come motion detection. In condizione di stand-by (modo disattivo, in attesa), il dispositivo rimane inattivo fino a quando un sensore di movimento a infrarossi passivi (PIR) rileva la presenza o il passaggio di un soggetto, momento in cui la fototrappola si attiva.

Questo brevissimo lasso di tempo che va dal rilevamento della presenza di un soggetto da parte del sensore di movimento all’innesco della registrazione, è noto come trigger time. Nei modelli professionali può essere inferiore al mezzo secondo.

Ma cosa accade in seguito? Dopo una rapida verifica della luminosità e la messa a fuoco corretta, la fototrappola cattura istantanee fotografiche o registra video, a seconda delle impostazioni predefinite.

Le immagini e i video acquisiti dalla fototrappola vengono memorizzati su una scheda SD (Secure Digital), con la capacità massima variabile in base al modello.

Cos'è una fototrappola

L’autonomia di funzionamento varia tra i diversi modelli, alimentati comunemente da normali batterie stilo o al litio ricaricabili. Tuttavia, nei modelli più avanzati è presente anche un pannello solare per una maggiore efficienza energetica.

La configurazione e la programmazione delle fototrappole sono agevolate grazie ai software incorporati. Alcune fototrappole professionali offrono la comodità di un’applicazione da installare su smartphone o PC, consentendo la visualizzazione e il download agevole delle foto e dei video registrati.

La maggior parte delle fototrappole sono predisposte per la visione notturna e catturano immagini e video a colori di giorno e in bianco e nero di notte.

La visione notturna è resa possibile grazie a LED infrarossi.

Nei dispositivi più all’avanguardia, gli infrarossi per la visone notturna sono invisibili all’occhio umano (940 nm), un aspetto determinante per il fototrappolaggio e la sorveglianza, poiché consente di operare in modo discreto.

Le immagini e registrazioni notturne risultanti saranno in bianco e nero.

Come si posiziona una fototrappola

Il fondamentale primo passo per collocare le fototrappole è individuare il punto con la massima probabilità di passaggio degli elementi da monitorare.

Per gli animali selvatici, ciò spesso significa individuare un sentiero, un corso d’acqua, una tana o una roccia dove trovano rifugio; questi punti di riferimento vengono individuati analizzando le tracce sul terreno.

Per prima cosa il nostro consiglio è di decidere su uno di due fattori importanti prima di collocare la fototrappola:

  • Optare per un’area da monitorare
  • Optare per la fauna che desideri riprendere

Se scegli l’opzione dell’area da monitorare, devi esplorare attentamente la zona prescelta senza disturbare gli animali presenti. Meglio se lo fai di giorno e meglio ancora dopo una pioggia leggera. Aiutati cercando le tracce e i percorsi utilizzati dagli animali.

Ricorda che gli animali devono bere e mangiare ogni giorno, quindi è probabile che si dirigano verso i torrenti e i fiumi di montagna.

Fissa la fototrappola all’albero usando la cinghia inclusa o il supporto a vite (se disponibile) a una altezza compresa tra 50 e 100 centimetri dal suolo. Nel caso di luoghi più frequentati installare la fototrappola in sicurezza a un’altezza superiore a quella di un uomo medio. Assicurati che non ci siano rami o foglie che possano attivare la fototrappola in modo erroneo.

Considera la distanza di rilevamento del sensore di movimento, l’ampiezza del campo visivo dell’obiettivo e la massima portata dei LED infrarossi per la visione notturna. Effettua diverse prove camminando accanto e di fronte alla fototrappola.

Assicurati di lasciare l’ambiente esattamente come lo hai trovato. Siamo ospiti in montagna e dobbiamo sempre rispettarla. Tieni presente che gli animali selvatici percepiranno la tua presenza dall’odore, quindi minore è l’impatto ambientale e minore è il tempo impiegato per montare la fototrappola, maggiori saranno le possibilità di catturare immagini della fauna selvatica.

Evita che il sole colpisca direttamente il sensore infrarosso, altrimenti rischierai di riempire la scheda di memoria con foto e video privi di animali. È preferibile orientare la fototrappola verso Nord.

Per assicurarsi di aver correttamente orientato l’obiettivo della fototrappola verso il terreno, si può utilizzare un puntatore laser per verificare i dati del walk test.

È sempre meglio scattare qualche foto di prova e girare un breve filmato per controllare la funzionalità dell’apparecchio, prima di metterlo in azione definitivamente.

Prima di scegliere la fototrappola

La fototrappola è diventata uno strumento indispensabile per gli appassionati di fotografia naturalistica, i ricercatori della fauna selvatica e coloro che desiderano monitorare l’ambiente circostante. Tuttavia, con una vasta gamma di opzioni disponibili sul mercato, scegliere la fototrappola giusta può essere un compito impegnativo.

Scopo e Utilizzo

Il primo passo nel processo di selezione di una fototrappola è definire il suo scopo e il suo utilizzo previsto. Se stai cercando di monitorare la fauna selvatica per una ricerca scientifica, le tue esigenze potrebbero essere diverse rispetto a quelle di un appassionato di fotografia naturalistica che desidera semplicemente catturare immagini uniche della vita selvatica o per chi la necessita per la sicurezza di un’area.

Le fototrappole variano ampiamente nelle loro caratteristiche, dalle prestazioni della fotocamera alla durata della batteria e alla resistenza alle intemperie. Alcuni fattori da considerare includono la risoluzione delle immagini, la velocità di scatto, il raggio di rilevamento, la visione notturna e la connettività. È importante scegliere una fototrappola con le funzionalità che meglio si adattano alle tue esigenze specifiche.

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